Privacy: come proteggerla sullo smartphone

Proteggere la privacy su smartphone è possibile seguendo alcune raccomandazioni universali: ci sono impostazioni da controllare, cose da non fare, servizi o app da aggiungere.
Se sembra complicato, la buona notizia è che è davvero possibile proteggersi: fino a qualche anno fa la privacy era utopia su smartphone, con app che rivelavano i nostri parametri fisici agli sponsor pubblicitari.

Attivare l’autenticazione a due fattori è la base della sicurezza e serve anche per la nostra privacy e scegliamo un pin di accesso complesso, usato solo per quel cellulare.

Molte app ancora fanno richieste irragionevoli di accesso ai nostri dati, soprattutto quelli di posizione geografica: partiamo da quelle che vorrebbero accedere alla nostra posizione e limitiamola. Verifichiamo quali sono le app in effetti installate ed eliminiamo quelle che non servono tramite gli store ufficiali. Per la cybersecurity è bene ricordare le precauzioni base come dotarsi di un’app anti-malware e attenti a clic su mail, sms e messaggi che ci arrivano inattesi. O anche non usiamo accessi Wi-Fi pubblici di cui non conosciamo bene la natura.

Opzioni iPhone e Android

Su iPhone disabilitiamo l’opzione per condividere la nostra posizione e nella sezione pubblicità, sotto privacy, disabilitiamo il targeting pubblicitario per non farci tracciare tra un’app e l’altra. Qui ogni tanto resettiamo il nostro identificativo unico del dispositivo.

È quasi impossibile fermare completamente la raccolta dei dati di Google se si utilizza un dispositivo con un sistema operativo di Google, ma Google fornisce un certo controllo su ciò che raccoglie e per quanto tempo conserva quei dati.

App da installare

Access Dots aggiunge su Android la funzione iOS 14 che avvisa quando un’app cerca di usare la camera o il microfono. GlassWire aiuta a controllare l’uso di dati fatto dalle app.App come Norton App Lock aggiungono uno strato di sicurezza in più nell’accesso al dispositivo.Twilio Authy aiuta a gestire le doppie autenticazioni; Bouncer a regolare i permessi delle app in modo più stringente.

Fonte sole24ore.com

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